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Unione europea e Stati Uniti: sanzionare gli alti funzionari della Repubblica Democratica del Congo.

Misure urgenti necessarie per dissuadere violenza e repressione su vasta scala

(Kinshasa) – Unione europea e Stati Uniti dovrebbero estendere le sanzioni mirate nei confronti dei principali responsabili della recente violenta repressione e di altre gravi violazioni dei diritti umani nella Repubblica Democratica del Congo, ha dichiarato oggi una coalizione di 72 organizzazioni congolesi e 15 di difesa dei diritti umani.

Giovani attivisti per la democrazia partecipano ad una protesta contro il rinvio delle elezioni a Kinshasa, capitale della Repubblica Democratica del Congo, il 19 settembre 2016. © 2016 Privata

A meno di due settimane dal 19 dicembre 2016, data di scadenza del secondo e ultimo mandato del Presidente Joseph Kabila autorizzato dalla costituzione, l’interessato non si è ancora chiaramente impegnato a lasciare la sua carica. Nel frattempo, si è rapidamente intensificata la repressione del governo contro gli attivisti per la democrazia, l’opposizione politica, i manifestanti - in gran parte pacifici - e i media.

“L’imposizione di sanzioni mirate contro gli alti funzionari, in particolare prima del  19 dicembre, potrebbe aiutare ad allontanare la Repubblica Democratica del Congo dal bordo del precipizio e dissuadere da ulteriori violente repressioni” ha dichiarato l’Avvocato Georges Kapiamba, presidente dell’Associazione Congolese per l’Accesso alla Giustizia (ACAJ). “Una tale azione mostrerebbe che le conseguenze per il governo continueranno ad aumentare con il passare dei giorni.”

I dirigenti dell’opposizione e gli attivisti per la democrazia hanno incitato i congolesi a scendere in piazza se il Presidente Kabila restasse in carica oltre la scadenza del suo mandato. Quanto accaduto nelle manifestazioni precedenti lascia presagire che le forze di sicurezza saranno pronte a fare un uso eccessivo e letale della forza. Esiste il rischio che i dirigenti politici mobilitino le decine di gruppi armati attivi nell’est del Congo per fini politici, o che le fragili forze di sicurezza del paese si dividano se Joseph Kabila dovesse contare su di loro per rimanere al potere. Questo fa temere che la repressione possa farsi più acuta, e che il Paese possa precipitare in una spirale di violenza generalizzata e nel caos, con possibili ripercussioni per tutta la regione.

Le sanzioni mirate imposte precedentemente dagli Stati Uniti contro tre funzionari delle forze di sicurezza reponsabili delle violenze contro i manifestanti hanno avuto un notevole effetto dissuasivo, facendo tremare le persone implicate – hanno  spiegato le organizzazioni. Gli Stati Uniti dovrebbero continuare in questa direzione, adottando sanzioni mirate contro i funzionari di rango superiore.

In ottobre, i Ministri degli Esteri dei Paesi UE hanno affermato che l’Unione europea "utilizzerà tutti i mezzi a sua disposizione" contro gli individui responsabili di gravi violazioni dei diritti umani, che incitano alla violenza o che ostacolano “una soluzione della crisi consensuale, pacifica e rispettosa dell'aspirazione del popolo congolese a eleggere i suoi rappresentanti.” In novembre, il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione in cui chiede all’Unione europea di adottare rapidamente sanzioni mirate. L’Unione europea discuterà della situazione nella Repubblica Democratica del Congo e dell’eventuale adozione di sanzioni mirate durante la prossima riunione del suo Consiglio Affari Esteri il 12 dicembre.

Tali sanzioni mirate potrebbero includere divieti di viaggio, congelamento dei beni e blocco dei conti bancari e delle transazioni finanziarie.

“È necessario che il Presidente Kabila e i funzionari congolesi ricevano un messaggio forte:  la violazione dei diritti del popolo congolese comprota un costo molto alto per i responsabili” -  ha dichiarato  Ida Sawyer, ricercatrice senior per l’Africa presso Human Rights Watch. “Agire adesso è necessario per impedire che la situazione nella Repubblica Democratica del Congo precipiti in una spirale incontrollabile, che minaccerebbe la stabilità, lo stato di diritto e il rispetto dei  diritti  umani fondamentali nella Repubblica Democratica del Congo e in tutta la regione.”

Firmatari:

Organizzazioni internazionali

  1. Agir Ensemble pour les Droits de l'Homme (AEDH)
  2. Ecumenical Network Central Africa (OENZ)
  3. The Enough Project
  4. European Network for Central Africa (EurAc)
  5. Fédération internationale de l’Action des chrétiens pour l’abolition de la torture (FIACAT)
  6. Fédération internationale des ligues des droits de l’Homme (FIDH)
  7. Global Centre for the Responsibility to Protect
  8. Global Witness
  9. Human Rights Watch
  10. Never Again Coalition
  11. PAX
  12. Protection International
  13. Reporters sans Frontières/Reporters Without Borders
  14. Save the Congo
  15. World Organisation Against Torture (OMCT)

Organizzazioni congolesi

  1. Action Chrétienne Contre la Torture (ACAT) – RDC
  2. Action d’Aide aux Survivants de la Torture (AAST/Relève)
  3. Action de Solidarité de Femmes pour la Femme et l’Enfant (ASOFFE)
  4. Action pour la Bienveillance Humanitaire (AB/ Humanitaire)
  5. Action pour la Justice et le Développement (AJD)
  6. Action pour la Paix et la Protection de l'Enfant (APPE)
  7. Action pour la Protection des Droits Humains et de Développement Communautaire (APDHUD)
  8. Agir pour la Reconstruction de notre Espace et pour la Convivialité (AGIREC)
  9. Agir Rapidement pour la Femme (ARF)
  10. Association africaine de défense des droits de l’Homme (ASADHO)
  11. Association Congolaise pour l’Accès à la Justice (ACAJ)
  12. Association de défense des Droits de la Femme (ADDF)
  13. Association des Femmes Juristes Congolaises (AFEJUCO)
  14. Association des Femmes pour le Développement Communautaire (AFEMDECO)
  15. Association des Femmes pour le Développement Endogène Mboko/Fizi (AFDEM)
  16. Association des Jeunes pour la Protection de l’Environnement Fizi (AJPEF)
  17. Association des Jeunes pour le Développement Intégral de Kalundu/Uvira (AJEDIK)
  18. Association pour le Développement des Initiatives Paysannes (ASSODIP)
  19. Association pour le Développement Intégral du Haut Plateau de Fizi (ADIPF)
  20. Association pour les Droits Humanitaires (ADH)
  21. Bureau de Promotion Socioculturelle (BUPSOC)
  22. Centre de Promotion Socio-Sanitaire (CEPROSSAN)
  23. Centre de Rééducation pour l’Enfance Délinquance et Défavorisée (CREDD)     
  24. Centre d'Observation des Droits de l'Homme et d'Assistance Sociale (CODHAS)
  25. Centre Indépendant de Recherches et d’Études Stratégiques au Kivu (CIRESKI)
  26. Centre International de Promotion et de Développement et des Droits de l'Homme (CEIPEDHO)
  27. Cercle international pour la Défense des Droits de l’Homme, la Paix et l’Environnement (CIDDHOPE)
  28. Cercle National de Réflexion sur la Jeunesse (CNRJ RDC)
  29. Comité de Coordination des Actions de Paix (CCAP)
  30. Commission Internationale en Formation des Droits de l’Homme (CIFDH)
  31. Convention pour le Respect des Droits de l’Homme (CRDH)
  32. Congrès pour le Renouveau Syndical (CORES)
  33. Debout Fille de Fizi (DFF)
  34. Femme en Danger (FED)
  35. Femme et Enfant en Détresse (SOS FED)
  36. Femme pour le Développement des Mutuelles de Solidarités à Fizi (FDMUSOF)
  37. Femme qui en Soulève une Autre (FESA)
  38. Femmes Engagées pour la Promotion de la Santé Intégrale (FEPSI)
  39. Femmes Juristes pour la défense des Droits de la Femme (FJDF)
  40. Fraternité des Prisons (FP)
  41. Genre pour l’Appui au Développement (GAD)
  42. Great Lakes Human Rights Program (GLHRP)
  43. Groupe d’Action Non-Violente Évangélique (GANVE)
  44. Groupe d’Associations de Défense des Droits de l’Homme et de Paix (GADHOP)
  45. Groupe Lotus (GL)
  46. Institut Africain de Formation en Droits Humains (INAFDH)
  47. Juriste en Action (JURAC)
  48. JUSTICIA Asbl
  49. Ligue contre la Fraude et la Corruption (LICOF)
  50. Ligue des Activistes des Droits de l'Homme (LADHO)
  51. Ligue des électeurs (LE)
  52. Ligue pour la Défense et la Vulgarisation des Droits Humains (LDVDH)
  53. Mama Tupendane (MT)
  54. Mama Tushirikiane (MATU)
  55. Maniema Libertés (MALI)
  56. Maniema Tuende Mbele (MTM)
  57. Mobilisation, Encadrement Écologie et Défense des Droits Humains par les Amis des Familles Démunies (MEEDAF)
  58. Œuvre Chrétienne pour la Femme (OCF)
  59. Organisation Communautaire pour la Conservation de la Nature (OCCN)
  60. Organisation de Paix pour les Opportunités et le Développement (OPOD)
  61. Organisation pour la Promotion et Protection des Droits Humains (OPPDH)
  62. Pax Christ Butembo  
  63. Psychologues sans Frontières (PSF)
  64. Relance pour la Fille de Sion (RFS)
  65. Réseau des Activistes des Droits Humains de Fizi
  66. Réseau des Communicateurs Humanitaires (RCH)
  67. Réseau des Parajuristes du Maniema (REPAJUMA)   
  68. Réseaux de Femmes pour le Développement de Jeunes d’Itombwe (RFDJI)
  69. Service Par, Pour et Avec les Femmes (SEPPAF)
  70. Solidarité des Associations Féminines pour les Droits de Femmes et de l’Enfant (SAFDF)
  71. Solidarité des Hommes pour la Protection et la Promotion des Femmes (SHPF)
  72. Wamama Tusimame (WATU)

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